Un Bilancio 'lacrime e sangue', ma con molte azioni concrete per il nostro territorio

Ivan Losio - mercoledì, 21 dicembre 2011

Nella seduta odierna il Consiglio provinciale ha approvato il Bilancio di Previsione 2012 e la relazione previsionale 2012-2014, probabilmente i più difficili e complessi della storia dell'ente. Nonostante la disastrosa situazione economica generale e la conseguente drastica riduzione delle entrate dirette ed indirette, l'Amministrazione provinciale è riuscita a mettere in campo importanti azioni per il nostro territorio: il secondo lotto della Paullese, la riqualificazione della Bergamina, oltre ad importanti novità in tema di trasporto pubblico, come il potenziamento della navetta "Treviglio-Rivolta".
Ecco l'intervento che ho fatto in Consiglio.

Provincia di CremonaChe quello di cui stiamo discutendo fosse un bilancio “lacrime e sangue” lo sapevamo da lungo tempo. La situazione finanziaria generale, la conseguente riduzione delle entrate – sia quelle dirette che quelle derivanti dai trasferimenti statali – e gli ulteriori vincoli dettati dalla complessità di una norma di riferimento in continua evoluzione, fanno della composizione del Bilancio di Previsione di enti come il nostro – quest’anno più che mai – un’operazione difficile, laboriosa e necessariamente molto attenta alle priorità ed ai fondamentali bisogni della comunità provinciale. E la proposta che Lei, Presidente, ha elaborato insieme ai suoi colleghi di Giunta è un progetto che, in rapporto alle risorse disponibili,  risponde molto bene alle esigenze del territorio ed alla complessità del momento.
In primis vengono programmate opere pubbliche di rilievo, necessarie per seminare, nel nostro piccolo, condizioni che favoriscano la ripresa dell’economia. In tema di strade si registra la risoluzione del pesantissimo problema della Paullese che, grazie ad un meticoloso lavoro di mediazione, si è potuto concludere con il Protocollo siglato qualche settimana fa. Nonostante la compensazione degli sconti d’asta, l’impegno economico diretto del nostro Ente sarà molto pesante e va dato atto che in questo Bilancio, nonostante le difficoltà di cui abbiamo parlato prima, si sono trovate le risorse necessarie per il completamento di un’opera fondamentale ed essenziale. Personalmente devo anche congratularmi con gli Assessori Leoni e Fontanella, che sicuramente in questa fase in tema di OO.PP. hanno lavorato ancora assieme, per aver inserito, seppur nel terzo anno del Triennale, una somma destinata alla riqualificazione della Bergamina nel tratto Pandino-Agnadello. Un’opera fortemente necessaria per la sicurezza di quell’arteria che, di qui a poco, verrà aggravata con il traffico in uscita dalla BreBeMi e diretto verso l’Alto-Cremasco ed il Lodigiano. E’ un occhio di riguardo alle zone più lontane del territorio provinciale, spesso inascoltate e trascurate, che soffrono la loro vicinanza con la zona metropolitana e che necessitano di attenzioni, di strutture adeguate e di risposte proporzionate alla particolarità dei bisogni. L’immediato futuro dovrà occuparsi anche della SP 90 Agnadello-Rivolta e dell’annoso problema della SP Rivoltana che, in sinergia con le altre Provincie coinvolte, dovrà avere l’obiettivo di risolvere una situazione molto pesante per l’economia della zona e per la sopportabilità dei pendolari che quotidianamente devono recarsi a Milano. Un primo passo in tal senso è già stato fatto con il potenziamento “sperimentale” delle corse degli autobus verso la Stazione Ferroviaria di Treviglio, linea che risulta già inserita del circuito del Passante Ferroviario Metropolitano. Le nuove corse fanno già parte di un progetto che partirà verosimilmente a fine Gennaio. A questo proposito devo ringraziare il Presidente e l’Assessore Leoni, a nome di tutti cittadini dell’alto Cremasco, per il risultato raggiunto. Questa sperimentazione ci consentirà di valutare migliorie nella qualità del servizio nell’ambito del nuovo Contratto di Servizio che dovrà sicuramente puntare a dirottare l’utenza sulla Ferrovia. Ma un lavoro o quantomeno uno studio concreto sui problemi della SP Rivoltana, dopo decenni di abbandono, non può più essere rimandato.
Per mettere in campo tutte queste azioni, lo sappiamo, è stato necessario studiare ed elaborare anche un Piano delle Alienazioni molto pesante, ma al tempo stesso molto responsabile. Il nostro modo di pensare porta a considerare l’alienazione di un proprio bene come ultima spiaggia. Ebbene, questi sono i tempi nei quali occorre utilizzare queste soluzioni per non interrompere i servizi e le opere necessarie alla ripresa. Anche per l’esperienza di amministratore comunale che ho potuto sperimentare, sono convinto che tutte le azioni specificate in questo Bilancio siano esigenze prioritarie e che valgono anche la cessione di beni patrimoniali costosi ed infruttuosi.
Oltre alle strade vediamo programmati anche importanti interventi per l’edilizia scolastica con interventi di messa a norma e con la realizzazione di nuovi plessi scolastici. Inoltre importanti realizzazioni al Porto di Cremona.

Seppur le competenze in materia siano, per questo Ente, molto ridotte – non mancano azioni concrete verso i soggetti più deboli. Sono tutte iniziative che contrassegnano una chiara politica di sostegno alla famiglia e di attenzione verso tutte le sue componenti. In particolare, merita attenzione ed incoraggiamento il lavoro che l’Assessore Schiavi sta facendo in collaborazione con l’Azienda Sociale del Cremonese, l’ASL di Cremona, ed il Dipartimento delle Politiche per la Famiglia ed il Ministero dello Sviluppo Economico. Questa, insieme a tutto il lavoro che viene svolto dai Comuni nei rispettivi Piani di Zona, è un’attività molto importante per un’adeguata lettura dei bisogni delle cosiddette “nuove povertà” al fine di studiare risposte opportune ed appropriate. E’ assolutamente necessario proseguire intensamente in questo lavoro perché, soprattutto in tempi di difficoltà come quello attuale, è indispensabile rimettere continuamente in discussione gli interventi concretizzati al fine di migliorarne l’efficacia e l’incisività sul territorio.

Siamo anche nelle fasi cruciali dell’attuazione del Distretto Culturale che, come sappiamo, consta nella gestione di ben 9 milioni di Euro in 3 anni frutto della Collaborazione tra la Fondazione Cariplo, la Provincia ed altri 20 enti del territorio. Anche quest’anno ci sarà da lavorare per raccogliere la sfida che il Distretto ci pone, quella di saper creare, come dice l’Assessore Capelletti nella sua relazione, “una condivisione territoriale ed una rete di accordi tali da garantire la sostenibilità gestionale di importanti proposte culturali, che permetta un ideale sviluppo economico nel contesto culturale e nelle filiere ad esso connesse, intercettando nuovi interlocutori e finanziamenti diversificati”. Il futuro della Cultura provinciale ruota proprio attorno a questo punto. E’ risaputo, infatti, che le risorse pubbliche destinabili alla cultura saranno sempre più risicate. Quanto fatto nel 2011 costituisce un buon inizio. Ora la sfida continua.

Insomma, un Bilancio ed un programma di lavoro che, grazie ad un’attività amministrativa ed a scelte politiche responsabili, è sì un Bilancio “lacrime e sangue”, ma non impersonifica la drammatica situazione del momento. Getta le basi per lo sviluppo e la ripresa.
E’ anche un progetto che sembra non essere l’ultimo di un ente territoriale che, stando alla discutibilissima norma scritta dal governo ed in discussione al Parlamento, dovrebbe vedere nel 2012 gli ultimi 12 mesi della sua attività. E’ giusto che i soggetti che dovranno farsi carico delle competenze ora in mano all’ente Provincia, trovino progetti importanti e lungimiranti da portare avanti ed abbiano ben in evidenza quali sono le esigenze attuali del nostro territorio.
Quindi, faccio le congratulazioni e Lei, Presidente, ed a tutti i suoi colleghi per questo Bilancio. Ed al personale del settore “Risorse economiche e finanziarie”, oltre a quello di tutti gli altri settori, va la riconoscenza per la collaborazione prestata per la sua stesura.