Impariamo insieme a misurare la portata del Fiume Adda

Ivan Losio - sabato, 15 novembre 2014

Il sito del Consorzio dell’Adda, l’ente gestore di tutto il bacino del Fiume, compreso il Lago di Como, ci offre, in tempo reale, le misurazioni degli idrometri. Chi mastica poco in materia di geologia ed idrografia fatica capire i dati. Ciò mi ha spinto a sviluppare l’applicazione Sirio: raccoglie i dati in maniera un po’ più leggibile. La portata dell’Adda, alla portata di tutti. 
 

Prima di addentrarci nella materia che riguarda la portata del nostro amato ed odiato Fiume Adda, occorre sapere che il fiume in passaggio da Rivolta d’Adda è la somma di due bacini idrografici: il Lago di Como - formato dall'Adda - ed il Fiume Brembo - maggior affluente dell'Adda a valle del Lago. Quindi, per misurare la quantità d'acqua che sta passando sotto il ponte di Rivolta occorre conoscere la portata di questi due corsi d'acqua. Gli idrometri gestiti dal Consorzio dell'Adda - l’ente gestore di tutto il bacino del Fiume, compreso il lago di Como – sono diversi. Le loro misurazioni sono pubblicate sul sito Laghi.net. Gli idrometri che interessano a noi sono due: il primo è quello di S.Maria di Lavello, presso Olginate, in provincia di Lecco, dove il lago confluisce in Adda. Il secondo, sul fiume Brembo, si trova a Ponte Briolo, presso Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo. Bisogna tener presente che quelle quantità d'acqua impiegheranno dalle 3,5 alle 4 ore ad arrivare a Rivolta, a seconda del livello di piena e dallo scorrimento lamellare o turbolento delle acque. Quindi riusciamo ad ottenere le misurazioni con un buon anticipo.
I due bacini hanno caratteristiche completamente differenti tra loro: il Lago, per sua natura, è un serbatoio d'acqua che impiega molto tempo a riempirsi e, quindi, a scaricare acqua. Non si espone a repentini cambiamenti di portata, alla sua bocca d’uscita, se non per l'apertura meccanica delle chiuse da parte del Consorzio, quelle che hanno la funzione di evitare il completo svuotamento del bacino. L’apertura delle chiuse avviene di norma a livelli medio-bassi in quanto l’eccesivo riempimento del Lago provoca seri allagamenti della città di Como, iniziando dalla famosa Piazza Cavour. 
Il Brembo, invece, è sostanzialmente un torrente, non regolabile meccanicamente, che raccoglie le acque della Valle Brembana e delle valli attigue (Imagna, Taleggio, Serina ed altre). L'acqua che scende sottoforma di pioggia, lassù, impiega poche ore a defluire nel Brembo, a passare da Ponte Briolo e giungere a Rivolta. E tutto ciò può avvenire molto repentinamente proprio perché, a differenza dell’altro bacino, il Brembo non ha un “serbatoio” di regolazione.
Premesso tutto ciò c'è da dire molto chiaramente che, per essere pericolose per i Rivoltani, le due portate devono essere AMBEDUE molto importanti. La piena del Brembo, da sola, non fa paura. La piena del Lago, da sola, non fa paura. E' la loro somma che può portarsi a livelli preoccupanti.
Diciamo che la somma comincia ad essere pericolosa quando raggiunge i 1200/1300 metri cubi al secondo (questa l'unità di misura). A questa portata, l'Adda comincia ad uscire in località Brasile e Brasilino (Ristorante Al Baccanale). 
La piena storica, mai misurata, del 26 novembre 2002, si è attestata a 1618 mc/s. Ma c'è da dire che si era rotto un argine presso la Cascina Faccendina. Senza quella rottura, probabilmente, il tutto si sarebbe ridotto a qualche allagamento alle località appena citate, alla Trattoria Ponte Vecchio e zone limitrofe. Quindi, diciamo che, in teoria, ora che l’argine è stato ripristinato e rialzato, un'alluvione come quella del 2002 potrebbe verificarsi solo dopo il raggiungimento di 1800/2000 mc/s, cioè una portata nettamente superiore a quella dell’epoca.
L’Aipo, azienda interregionale per la gestione dell’intero bacino del Fiume Po, quindi, anche dell’Adda, ha progettato e finanziato la realizzazione di un nuovo argine a nord del paese. I lavori dovrebbero partire nella primavera del 2015. Questo manufatto metterà in sicurezza l’abitato di Rivolta anche oltre i 2000 mc/s.
Sono valori molto importanti ed anche molto rari. Quella del 2002 è stata una piena duecentennale. Per arrivare ai 2000 mc/s occorre considerare una piena cinquecentennale. I geologi ci dicono anche che in mille anni si può andare anche oltre ... Ma, anche il Vesuvio potrebbe eruttare da un momento all’altro sommergendo tutta la zona circumvesuviana, anche a Venezia un mix di marea e scirocco potrebbe sommergere l’intera città con la sola esclusione delle cupole e del campanile di San Marco. Purtroppo, riguardo agli eventi veramente catastrofici, non c’è prevenzione o previsione che tenga.
Abbiamo detto che la piena del 2002 è stata un evento di portata storica.
Eccolo nel dettaglio.
Iniziamo col ricordare che il mese di Novembre 2002 è stato tra i più piovosi degli ultimi 50 anni. Ciò ha portato, piano piano, a riempire il lago di Como in misura storica. Piazza Cavour a Como è stata sott’acqua per intere settimane. Per tutto il mese la portata in deflusso dal Lago si è attestata dai 500 ai 750 mcs. Il Brembo era tranquillo, sempre abbastanza pieno, ma anche lui attorno ai 400/500.  Quindi somma circa 1000/1200, qualche problema presso l’allora Casetta in Canadà (Brasilino), ma sostanzialmente tutto bene.
L’evento sfortunato della piovosità mensile eccezionale non è stato, però, l’unico a scatenarsi. La notte tra il 25 ed il 26 Novembre ci si è messo anche un potente nubifragio su tutta l'alta Italia. Un nubifragio eccezionale, storico, con valori non misurabili nei 100 anni precedenti. Il record si è misurato a Cornalita - frazione di San Giovanni Bianco, in Valle Brembana - il pluviometro ha misurato in quella notte 110 millimetri di pioggia in circa quattro ore, la pioggia che normalmente cade in tre mesi. 
Risultato? Piena impressionante del Brembo (889 mc/s) che si è sommata con quella del lago (729 mc/s) per un totale 1618 mc/s.
Se a questo aggiungiamo la rottura dell’argine in zona Faccendina, possiamo dire che gli eventi sfortunati verificatisi in concomitanza sono stati tre.
Come possiamo tenere sotto controllo il nostro fiume?
Il sito del Consorzio dell’Adda, l’ente gestore di tutto il bacino del Fiume, compreso il Lago di Como, ci offre, in tempo reale, le misurazioni degli idrometri. Ma chi mastica poco in materia di geologia ed idrografia fatica capire i dati. Ciò mi ha spinto a sviluppare l’applicazione SIRIO che li raccoglie in maniera un po’ più leggibile. Li sistema in un grafico dal quale si possono vedere il livello del deflusso dal Lago, del Brembo e la loro somma. La scala idrografica presenta anche i livelli di allerta predisposti dalla Protezione Civile del Comune di Rivolta d’Adda ed anche il livello di piena del 26 novembre 2002. E’ possibile registrarsi e ricevere così i dati via e-mail in tempo reale, alle ore prescelte ed al superamento della soglia di portata prescelta. La portata dell’Adda, alla portata di tutti.