Parliamo di mensa scolastica

Ivan Losio - luned́, 20 aprile 2009

La mensa scolastica è una delle priorità dell’Amministrazione comunale. Ed è preoccupazione di Sindaco e Giunta mantenerne sempre alta l’efficienza ed elevata la qualità del servizio.

Questo significa molto spesso ridimensionare altri progetti e mettere in secondo piano altri obiettivi. Proprio come in questo 2009. In uno dei suoi periodici controlli, infatti, l’Azienda Sanitaria Locale di Cremona ha riscontrato che il centro cottura utilizzato per produrre i pasti scolastici e quelli per gli anziani del paese, pur essendo moderno ed efficiente, non risponde più alle normative in materia sanitaria. A fronte del sempre crescente numero dei pasti da servire (circa 300 al giorno) è necessario differenziare in due separate linee di produzione i piatti che si consumano direttamente presso il refettorio del Centro Socio-Culturale e quelli che vengono trasportati presso la mensa scolastica ed al domicilio degli anziani non auto-sufficienti.

L’ASL ha prescritto che l’adeguamento deve essere eseguito entro l’inizio del prossimo anno scolastico, pena la revoca dell’autorizzazione al funzionamento della cucina.

L’ufficio tecnico sta quindi predisponendo un progetto di ampliamento della cucina e, di conseguenza, del refettorio ad essa adiacente. Si tratta di un lavoro finalizzato a risolvere il problema incombente e che, per il futuro, prepara nuovi e più ampi spazi al Centro Socio-Culturale, utili per la socialità e per le attività della Biblioteca. Il proposito dell’Amministrazione comunale, infatti, è quello di realizzare una nuova struttura che possa ospitare il centro cottura ed i refettori necessari alla scuola elementare e media. Si tratta di un’opera che troverà spazio nell’area esistente tra i due complessi scolastici e che verrà realizzata nell’ambito delle espansioni residenziali previste dal nuovo Piano di Governo del Territorio. Da qui l’impossibilità di vedere realizzata la nuova struttura entro i termini richiesti dall’ASL e, quindi, la scelta di ampliare i locali del Centro Socio-Culturale. Una scelta che comporta il rinvio di altre importanti realizzazioni ma che è dettata dall’esigenza di mantenere in perfetta efficienza un importante servizio, quello della mensa, che tocca centinaia di studenti e decine di anziani bisognosi delle cure di tutta quanta la comunità.