Discarica di amianto: ecco la mia posizione

Ivan Losio - marted́, 19 luglio 2011

Pubblico di seguito l'intervento che avrei voluto fare al Consiglio provinciale di oggi nel corso della discussione riguardante la realizzazione della discarica di cemento-amianto presso la località Retorto in comune di Cappella Cantone. Il mio gruppo, insieme a quello della Lega Nord, ha presentato ed approvato un testo (pubblicato più sotto). Essendo terminato il tempo a disposizione del mio gruppo, non ho potuto intervenire. Pazienza!

Io non mi sono mai schierato tra i pro o i contro la discarica di cemento-amianto di Cappella Cantone e non intendo di certo farlo oggi. Non l’ho fatto nemmeno nell’ottobre 2009 quando, insieme a voi colleghi, ho approvato un testo nel quale chiedevamo specifiche attività cautelative e di controllo nel caso in cui si fosse concretizzata la realizzazione della discarica.
Né io, né nessun altro, in quest’aula, ha le competenze per giudicare se questa discarica s’ha da fare oppure no.
Le decisioni in seno alle discariche, siano esse di rifiuti urbani o di rifiuti speciali come l’amianto, sono in carico alla Regione. La Provincia è coinvolta nella pratica amministrativa per coordinare dei pareri tecnici. E questa attività non è certo influenzabile dall’indirizzo o dall’orientamento politico di questo Consiglio.
Sono mesi, anzi anni, che sento dire e leggo sui giornali che l'Amministrazione provinciale di centro-destra vuole a tutti i costi questa discarica. Ma ogni volta mi chiedo come possa un’Amministrazione provinciale perseguire un simile obiettivo, se anche l’avesse.
E’ un’impossibilità spiegata anche dal fatto che l’Amministrazione precedente, pur essendosi dichiarata fortemente contraria a questo insediamento, non ha mai potuto far nulla per interrompere l’iter amministrativo o esprimere un diniego. Se davvero in quest’aula, o tra i banchi della Giunta, bastasse essere favorevoli o contrari alla sua sorte, sulla “buca del Retorto” si sarebbe messa una pietra sopra già da un bel po’. Sicuramente prima delle elezioni del 2009. Ma evidentemente non è così.
Che senso ha quindi continuare a forzare ed enfatizzare lo schieramento tra i contro ed i pro-discarica?
Che senso ha continuare a classificare il comportamento dell’Amministrazione provinciale favorevole o contraria alla discarica?
In questi giorni, dopo la pubblicazione di un’intervista rilasciata dal Presidente della Provincia, si è persino parlato di un “dietro front” da parte di Salini e della sua Giunta. Ma di quale marcia indietro possiamo parlare, se non si è avviata nessuna marcia in avanti?
L'atteggiamento dell'Amministrazione provinciale su questa partita non è mai stato preconcetto o ideologico, ma molto tecnico e realistico. Non compete alla Provincia decidere, ma solo valutare e coordinare pareri.
Quanto dichiarato dal Presidente non è altro che il pensiero della maggioranza tutta, riassunto nella mozione presentata oggi: la semplice presa d’atto dei nuovi elementi di criticità emersi nello svolgersi della procedura amministrativa ed il conseguente innalzamento del livello di prudenza. Una presa d’atto solo tecnica, perché sul piano politico, come detto, ogni posizione è superflua e priva di ogni efficacia.
C’è anche la presa in carico di una richiesta del territorio, di una forte opposizione alla concretizzazione di quell’insediamento, là al Retorto.
Per tutti questi motivi si vuole chiedere alla Regione un impegno a valutare soluzioni alternative.
E se questo vuole testardamente essere letto come un “dietro front”, beh, non ci resta che taggare anche le esternazioni odierne con la parola “demagogia”, cosa che facciamo su tanti e tanti discorsi pronunciati in quest’aula dai tempi dell’insediamento della nostra maggioranza consigliare.
Anche se da un lato siamo di fronte al paradosso che in senso federalista stiamo dando ascolto a molti Comuni della parte centrale della Provincia, ma al tempo stesso stiamo ignorando il parere dell’unico Comune interessato alla discarica, Cappella Cantone, dall’altro lato stiamo semplicemente facendo ciò che ci compete: dar voce al territorio, alle sue preoccupazioni, alle sue istanze.
Noi consiglieri provinciali non abbiamo solo questo importante dovere, ma ne abbiamo un altro da assolvere: dobbiamo evitare di illudere i cittadini che con questo ordine del giorno, la discarica non si farà più.
A tanti cittadini attenti a questo tema, vorrei dire che non dovono pensare che qui oggi si sta decidendo di non dar corso alla realizzazione della discarica di amianto a Cappella Cantone. A decidere sarà la Regione. Con il documento che approviamo oggi noi chiediamo e speriamo che si possa aprire con la Regione un tavolo di confronto per valutare se è il caso di cercare altri siti o, addirittura, di pensare a forme alternative di smaltimento dell'amianto.
A tutti i “contras” più autorevoli, lancio un appello: in questa vicenda non basta ascoltare la voce di coloro che non vogliono la discarica, oggi a Cappella Cantone, domani chissà dove. Occorre dar voce anche ai centinaia di morti di "mesotelioma pleurico", malattia incurabile che non da scampo e che colpisce chi è esposto alla inalazione di particelle di cemento-amianto.
Occorre incentivare la bonifica di migliaia di metri quadri di coperture di questo materiale che pesano ancora sulle nostre teste. E bisogna far presto!
Si è fatto di tutto per diffondere la paura ad ospitare un sito nel quale questo materiale viene sotterrato, ma non si dice nulla sulla reale pericolosità dell'amianto fin tanto che si trova sui tetti.
Sento da anni parlare di “vetrificazione”, ma non ho ancora visto nessuno, nel mondo istituzionale o imprenditoriale, cimentarsi in questa attività qui nel nostro territorio.
Discarica o vetrificazione, oggi occorre far qualcosa di concreto.
Più l’amianto resta sui tetti e più ci ammaliamo.
E questa non è una teoria come tante su questa questione da classificare nel novero delle opinioni, ma è l’unico dato certo ed inopinabile!